Coloro che si occupano del mercato dentale non saranno sorpresi dal numero relativamente piccolo di prodotti veramente nuovi presentati in questa occasione. E una causa è da ricondursi al Regolamento sui Dispositivi Medici (MDR). Da un lato, le risorse umane nelle aziende sono vincolate alle procedure di certificazione e, dall'altro, i nuovi prodotti possono essere immessi sul mercato solo dopo l'avvenuta certificazione MDR, ma non più ai sensi della "vecchia" Direttiva sui Dispositivi Medici ( MDD). Non sorprende quindi che sia stato presentato solo un "ulteriore sviluppo di prodotti esistenti". Alcune aziende europee stanno addirittura valutando la possibilità di lanciare nuovi sviluppi prima sul mercato statunitense, dove le approvazioni per molti prodotti sono spesso più veloci, più prevedibili ed economiche. Se le innovazioni si confermano lì, vale la pena ottenere la certificazione anche per l'UE.

La mancanza di risorse è un problema importante e sempre presente, per il quale tutti gli attori del mercato si stanno impegnando in modi diversi, compresi gli organizzatori dell'IDS. In realtà i visitatori cercavano risposte su una migliore, ottimale, organizzazione delle risorse umane. Dall'outsourcing al miglioramento della catena di processo digitale fino all'utilizzo di nuove tecnologie come le lucidatrici dentali: sono state esaminate molto attentamente tutte le opzioni di ottimizzazione offerte dall'industria dentale.

Il punto focale al centro del dibattito è stata la progressiva digitalizzazione dei laboratori odontotecnici e dei centri di produzione. Nel nostro articolo "Sviluppi tecnologici nel settore dentale" abbiamo già parlato dell'Internet of Things (IoT). Forse ricorderai l’esempio del frigorifero che crea la propria lista della spesa. Ebbene, uno sviluppo di Ivoclar funziona in modo simile: il sistema di stoccaggio intelligente registra e ordina il materiale in modo indipendente, e anche l'inventario funziona premendo solo un pulsante.
 

Ma all’IDS la digitalizzazione non era di interesse solo per i laboratori odontotecnici. Questo cambio di paradigma sta progredendo anche negli studi dentistici. La scansione intraorale spinge a lasciare l'impronta classica, portandola più in secondo piano. Nei prossimi due anni la maggior parte degli studi dentistici avrà probabilmente uno scanner intraorale e lo utilizzerà per digitalizzare la presa delle impronte. Un grande passo verso un flusso di lavoro digitale a 360°.

La digitalizzazione è quindi ancora uno dei temi centrali dell'IDS. Innanzitutto per contrastare la carenza di manodopera qualificata, ma anche perché è solo con il suo aiuto che l'utilizzo di nuovi materiali è possibile. Si nota sempre di più un passaggio dai processi sottrattivi alla produzione additiva. Nel settore delle materie plastiche stanno arrivando sul mercato materiali per provvisori sempre migliori che si sono lasciati alle spalle i "difetti" della prima generazione, oltre a materiali sempre più permanenti.

I progressi si possono vedere anche nel campo della stampa 3D in ceramica. All'IDS 2023 siamo stati in grado di identificare tre aziende che stanno sviluppando materiali approvati per l’uso orale. Ma qui siamo ancora agli inizi, perché i risultati sono ancora lontani dall'estetica a cui siamo abituati dai processi di lavorazione sottrattiva.